e nascere al nuovo.


da piroette d'anguilla sbalza
il gatto nero,
treno sinuoso s'incurva
in gallerie di tessuti e di carte,
re di luci ed ombre
regge e luridi fondi.
Poi si presenta e scivola
sfinge su ginocchia inerti.
S'attorciglia in archi di coccole
e destata la vita
si erge a maestą e se ne va
per sottili odori e rumori.




Parte II





Ma dove sono i vecchi sapori


baruffe di rami ingrigiano il cielo
qua e lą foglie secche appendono vita
all'umore dell'aria
Dove le note di Chopin?
Dove le poche caramelle
incartate di colori nella calza
rotta di befana?



gl'incubi antichi


si spenzola il ragno dagli angoli
infila perle.
Il buio ha avvolto il mantello
sugli occhi un cappellone nero.
Ma la gattina s'avventa in minuziose fusa
ora crepita giochi da sotto il divano.
Sento capannelli di libertą nella notte
e aspiro cannucce di cola.
Le campane fuori ridono a squarciagola.




   

To Continue
Back to Previous Page
Home Page